L'acido cianidrico è una delle sostanze tossiche più pericolose e dagli effetti più rapidi. Provoca gravi intossicazioni fino a causare la morte. Ciononostante continua ad essere ampiamente impiegato in molti settori industriali, dalla produzione della plastica alla galvanica, passando per le attività di disinfestazione di topi e parassiti nelle navi. Rappresenta un forte rischio per la salute dei lavoratori. La presenza dell'acido cianidrico negli ambienti di lavoro e negli spazi confinati va attentamente controllata usando gli strumenti adatti per prevenire incidenti e intossicazioni.

Acido cianidrico e cianuri: cosa sono

L'acido cianidrico (HCN) è un composto altamente infiammabile e altamente tossico. Sono sufficienti 300 ppm di vapori di questo acido per uccidere una persona nel giro di pochi minuti. A temperatura ambiente si presenta come un liquido incolore, ma è facilmente volatile. Bolle ad una temperatura di 28°. Alla fiamma sprigiona fumi e gas irritanti e nocivi. Le miscele di gas e aria sono esplosive. I sali che si ottengono dall'acido cianidrico prendono il nome di cianuri e hanno la capacità di combinarsi con i metalli. Oltre ad essere naturalmente presente in alcuni vegetali ed insetti, l'acido cianidrico viene prodotto industrialmente. È un ingrediente che viene utilizzato come reagente intermedio nella sintesi di altri composti chimici. Serve a realizzare materie plastiche, derivati acrilici, coloranti, esplosivi, insetticidi e nell'industria galvanotecnica.

Acido Cianidrico Recom Industriale

Come si forma l'acido cianidrico

L'acido cianidrico si forma in diversi modi. Può essere prodotto trattando i cianuri metallici o i ferrocianuri con acido solforico o acido cloridrico. Nell'industria galvanotecnica sono frequenti gli incidenti che portano alla formazione di questo composto tossico facendo reagire inavvertitamente acidi e cianuri. L'HCN può svilupparsi usando una miscela di metano, azoto e idrogeno. Può essere sintetizzato per disidratazione e riscaldamento della formaldeide oppure utilizzando l'ossido di azoto che si genera nell'ossidazione dell'ammoniaca per reazione catalitica.

Acido cianidrico: tossicità

L'acido cianidrico ha tossicità elevata a causa della presenza dell'anione del cianuro (CN). Se viene respirato, ingerito o assorbito attraverso la pelle a piccole dosi provoca vertigini, mal di testa, nausea, respiro affannoso e accelerazione del battito del cuore. A medie dosi l'intossicazione provoca convulsioni, perdita di coscienza, scompensi cardiaci e gravi difficoltà respiratorie che possono portare alla morte per arresto cardiaco o asfissia. L'acido cianidrico in particolare interferisce con la respirazione cellulare e la catena di trasporto degli elettroni (citocromo-c ossidasi). Si lega con il ferro e impedisce all'emoglobina di rilasciare l'ossigeno ai tessuti. L'ossigeno si satura quindi nel sangue in circolo e non raggiunge le cellule, provocando ipossia, iperossigenazione sanguigna e sviluppo di sostanze tossiche nei tessuti e negli organi. La morte sopraggiunge per mancata ossigenazione del cervello dovuta a soffocamento (anossia celebrale) o collasso. L'acido cianidrico ha una tossicità 35 volte superiore al monossido di carbonio. La massima concentrazione ammessa sul luogo di lavoro per una giornata di 8 ore è di 2,1 ppm. Con una concentrazione da 20 a 40 ppm inizia a provocare lievi sintomi dopo poche ore. Tra i 100 e 200 ppm è mortale, dopo una esposizione per 30-60 minuti. Una concentrazione di 300 ppm provoca la morte immediata.

Acido cianidrico: modalità di campionamento

Il metodo NIOSH 6010 fornisce le istruzioni per il campionamento dell'acido cianidrico negli ambienti di lavoro. Il supporto indicato è la fiala adsorbente contenente soda lime, mentre il flusso di campionamento consigliato va da 0,05 a 2 l/min. Questo di tipo di fiala contiene al suo interno una matrice assorbente in grado di rilevare il gas. Quando viene collegata alla pompa campionatrice, l'aria passa attraverso la fiala e riscontra l'eventuale presenza di acido cianidrico. Il sistema è molto pratico ed economico ma richiede tempi di risposta più lunghi. Dopo il campionamento la fiala adsorbente viene inviata al laboratorio per l'analisi. È fondamentale che il sistema aspirante sia calibrato correttamente: dal volume di aria campionato si ricava la concentrazione del gas. Se non è quello previsto, il risultato è falsato. Inoltre prima e dopo il campionamento dell'acido cianidrico, la fiala adsorbente deve essere sigillata ermeticamente per impedire di inattivare la matrice assorbente o di perdere i contaminanti raccolti.

Il rilevatore di acido cianidrico Gilian GilAir-3

Acido Cianidrico GilAir 3

In alternativa alle fiale adsorbenti il rilevamento dell'acido cianidrico viene eseguito con il campionatore personale Gilian GilAir-3 di Sensidyne, impostato con flusso di campionamento da 450 cc/min a 3 l/min. Il dispositivo è robusto, di semplice utilizzo e affidabile. Le pompe di campionamento dell'aria assicurano un controllo del flusso costante automatico con grande precisione. Il flusso viene mantenuto entro un range +/- 5% dai valori del settaggio iniziale anche con contropressioni variabili dovute a restrizioni di flusso o accumulo di materiale sul filtro. Il rilevatore dell'acido cianidrico è dotato di un flussimetro a sfera incorporato per la regolazione del flusso di campionamento nell'intervallo prescritto da 0,2 a 2 l/min. Il dispositivo è provvisto di batterie a lunga durata ricaricabili al NiMH senza effetto memoria con una autonomia minima di 8 ore. Il filtro esterno trasparente protegge la pompa da sporco e detriti e permette una ispezione visiva immediata delle sue condizioni. Una trappola per l'umidità incorporata previene l'ingresso dell'umidità e il danneggiamento della camera della pompa, come il trascinamento dell'umidità dalle ventole.

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