Eseguire il fit test per i DPI a protezione delle vie respiratorie è fondamentale per garantire la salute e la sicurezza dei lavoratori che operano in ambienti a rischio chimico o in presenza di gas tossici. Non è sufficiente indossare una maschera per essere protetti. Serve una prova di tenuta, misurata in modo preciso. Un APVR mal posizionato sul viso non offre l'adeguata protezione e permette alle sostanze nocive di insinuarsi. Scopri come realizzare il fit test e quali strumenti utilizzare per la massima sicurezza.

Fit test: cos'è

Il fit test è una procedura che permette di verificare l'efficacia dei DPI usati per la protezione delle vie respiratorie (APVR). Negli ambienti di lavoro soggetti a rischio chimico, in presenza di sostanze pericolose o tossiche e in atmosfere con ossigeno insufficiente, i lavoratori vanno tutelati, fornendo maschere facciali idonee e correttamente indossate. Per essere realmente efficaci le maschere protettive devono aderire perfettamente al volto di chi le indossa. Al momento il fit test è l’unico strumento scientificamente valido per dimostrare se il dispositivo di protezione individuale fornito dal datore di lavoro ha una tenuta corretta sul viso del lavoratore. Permette inoltre di verificare l'addestramento del personale al corretto uso di questi DPI. L'insufficiente adattamento al volto dell'operatore e gli errori nell'indossare le maschere facciali sono tra le principali cause della riduzione dell'efficacia della protezione. Secondo alcuni studi ben nel 50% dei casi gli apparecchi per la protezione delle vie respiratorie non raggiungono il livello di protezione atteso perché non aderiscono correttamente al viso.

Fit test DPI

Perché è importante fare il fit test

È importante fare il fit test ai DPI perché se l'aderenza della maschera non è perfetta, la protezione non è ottimale. I contaminanti presenti nell’aria possono passare e andare ad intossicare il lavoratore. Sono molti i fattori che possono compromettere la tenuta dell'APVR:

  • variabili individuali, come la forma e la dimensione del viso
  • variabili comportamentali come la barba, i baffi, gli occhiali, piercing e cicatrici
  • variabili tecniche, come la necessità di indossare allo stesso tempo più DPI, quali occhiali di sicurezza, cuffie, caschi
  • o molto semplicemente il modo di indossare il dispositivo.

Se l'aderenza della maschera non è perfetta, la protezione non è ottimale e i contaminanti presenti nell’ambiente possono passare, andando ad intossicare il lavoratore.

 

Quando va fatto il fit test

Il fit test ai DPI va eseguito ogni volta che si adotta un apparecchio diverso per la protezione delle vie respiratorie o si sostituisce il precedente. Dopo aver scelto i dispositivi di protezione individuale il passo successivo è la validazione e l'addestramento del personale per assicurarsi che vengano indossati correttamente. La prova di tenuta alle maschere di protezione delle vie respiratorie viene condotta per ogni lavoratore perché ognuno ha caratteristiche fisiche diverse dall'altro. Inoltre il fit test ai DPI va rifatto in seguito a cambiamenti del volto del lavoratore che possano modificare l'aderenza, come variazioni di peso o interventi odontoiatrici.

Fit test DPI

Il fit test è obbligatorio

La norma UNI 11719 : 2018 indica la procedura del fit test tra gli strumenti disponibili per la scelta, l’uso, la cura e la manutenzione degli apparecchi per la protezione delle vie respiratorie (APVR). Rappresenta il riferimento tecnico ufficiale e la migliore misura di prevenzione che il datore di lavoro può offrire ai propri dipendenti. Il D.Lgs. 81/2008 “Testo Unico sulla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro” impone l'obbligo di fornire un Dispositivo di Protezione Individuale adeguato al rischio da prevenire e idoneo a fornire una opportuna protezione al lavoratore che lo indossa. La Direttiva 89/656/CEE ribadisce l'importanza dell'ergonomia del DPI e di verificare che si adatti al volto del lavoratore.

Lo strumento per eseguire il fit test ai DPI per la protezione delle vie respiratorie

Quantifit 2 è il pratico strumento che permette di eseguire il fit test ai DPI conforme alla norma UNI 11719. È un sistema quantitativo (QNFT) che verifica la tenuta delle maschere e delle semi maschere. La tecnologia del controllo della pressione negativa permette di eseguire test in modo rapido, semplice ed affidabile. Non richiede che gli operatori (fit tester) che somministrano il test siano certificati. Durante il fit test, il dispositivo viene collegato all’ingresso del respiratore dell'apparecchio di protezione delle vie respiratore con un adattatore e vengono rimosse o aperte le valvole di inalazione. Lo strumento misura la fuoriuscita di aria intorno al volto (la perdita di pressione) dall’APVR. La prova di tenuta evidenza eventuali perdite dovute a problemi di integrità della maschera o alla mancanza di aderenza al viso. Lo strumento per eseguire il fit test ha un peso ridotto, inferiore a 3 kg. È utilizzabile come stand-alone o collegato a PC, via USB, tramite Software Fit Track Gold, che permette di elaborare report completi e precisi.
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