Il furfurale, chiamato anche furfurolo o furforaldeide, è un composto organico che trova ampia applicazione nell'industria petrolchimica e alimentare. Tuttavia è una sostanza tossica e infiammabile. La sua presenza va attentamente monitorata nei luoghi di lavoro perché rappresenta un rischio per la salute dei lavoratori. Per prevenire intossicazioni e incidenti possono essere adottati idonei strumenti e metodi di campionamento del furfurale.

furfurale: campionatore e metodo di campionamento

Cosa sono i furfurali

I furfurali sono composti organici che vengono identificati con la formula chimica C5H4O2. Queste sostanze presentano sia il gruppo funzionale delle aldeidi aromatiche sia doppi legami. Si prestano perciò a numerose reazioni: ossidazione, acilazione, riduzione ad alcoli, idrogenazione, alogenazione, decarbossilazione, condensazione di Knoevenagel e apertura dell’anello. In natura i furfurali derivano da diversi vegetali e prodotti agricoli, come il mais, l'avena, il grano, la segatura e la crusca. Il nome del composto viene dal latino furfur che significa per l'appunto crusca. Nell'industria il furfurale trova numerose applicazioni. Viene usato come solvente nel settore pertrolchimico per estrarre i dieni dagli idrocarburi, per raffinare oli lubrificanti e produrre gomma sintetica. È impiegato per fabbricare inchiostri, adesivi fertilizzanti. Il suo derivato, l'alcool furfurilico, viene utilizzato come solvente e per realizzare resine e fibra di vetro. È utilizzato anche come agente per il miglioramento degli alimenti perché dona il caratteristico aroma di pane e di dolce.

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Furfurale: tossicità e pericolosità

Il furfurale è una sostanza tossica e irritante. A temperatura ambiente appare come un liquido scuro e ha un odore amarognolo, simile alla mandorla. A contatto con la pelle causa arrossamento, secchezza e irritazione. Una esposizione prolungata può portare a sviluppare allergia e una eccessiva sensibilità alle scottature solari. La tossicità del furfurale prevede un limite di esposizione sulla pelle di 2 ppm (ACGIH). Se viene inalata, questa sostanza provoca tosse, mal di gola, difficoltà di respirazione, mal di testa e vertigini. Inoltre è infiammabile. A temperature superiori a 60° gradi sviluppa miscele esplosive di vapore e aria. A temperature superiori a 250° gradi si decompone così rapidamente in furano e monossido di carbonio da rischiare l'esplosione con alta probabilità.

Furfurale: analisi e modalità di campionamento

Il metodo NIOSH 2529 fornisce le indicazioni per il campionamento dei furfurali negli ambienti di lavoro. Il supporto da utilizzare è una fiala in resina XAD-2 rivestita con 10% 2-(hydroxymethyl)piperidine. Questo tipo di fiala contiene al suo interno una matrice assorbente in grado di rilevare la presenza della sostanza. Il flusso di campionamento prescritto è compreso tra 0,01 e 0,05 l/min per un volume di aria tra 1 e 12 litri. Il campionatore personale consigliato per il rilevamento del furfurale è Gilian LFS-113, con flusso di campionamento tra 1 e 350 cc/min. L'apparecchio realizzato da Sensidyne ha dimensioni molto compatte ed è estremamente affidabile nella misurazione. È dotato della modalità di controllo del flusso costante che mantiene il flusso all'interno di un range +/- 5% rispetto alla portata impostata. Il dispositivo è anche certificato ATEX per operazioni in atmosfere potenzialmente esplosive.

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