Gli isocianati sono dei composti di larghissimo impiego come base per moltissimi prodotti utilizzati nell'edilizia, nell'industria navale, meccanica, del legno. Sono contenuti in vernici, sigillanti, adesivi, schiume, resine. L'estrema reattività delle molecole che li compongono è responsabile dell'emissione di vapori e gas tossici la cui esposizione è causa di asma, irritazioni cutanee e alle vie respiratorie. Recenti studi ne hanno messo in evidenza inoltre pericolosi effetti citotossici e cancerogeni che consigliano di monitorare con attenzione il livello degli isocianti negli ambienti di lavoro.

isocianati: campionatore e metodo di campionamento

Cosa sono gli isocianati

Al nome di isocianati corrisponde una famiglia di composti organici contenenti il gruppo funzionale –N=C=O legato a un gruppo alchilico o arilico. Questi composti possono presentarsi sia allo stato solido sia allo stato liquido. Trovano vasto utilizzo come componenti-base nei prodotti in poliuretano come resine e schiume rigide e flessibili. Sono inoltre presenti in pitture e vernici, negli adesivi, nei sigillanti ed elastomeri. La produzione di isocianati su scala industriale risale al 1884 e sfrutta la reazione tra una molecola con un gruppo funzionale amminico e il fosgene. Anche se sono stati sintetizzati in gran numero, solo una piccola parte degli isocianati trova applicazione su larga scala. In particolare l'MDI e il TDI da soli coprono il 95,4% dell'utilizzo di questi composti. Oltre a questi, riveste una certa importanza il MIC (metilisocianato) che viene impiegato nei pesticidi.

isocianati tossicità

Isocianati: tossicità

Data la tossicità degli isocianati, i materiali che li contengono devono essere maneggiati nel rispetto delle norme di sicurezza. Particolarmente rischiose sono le operazione di erogazione a spray e i travasi. Il radicale isocianico (–N=C=O) di questi composti rende infatti le molecole molto reattive. A contatto con acqua, acidi e basi si decompongono rapidamente liberando gas e vapori tossici. Alcuni isocianati sono anche infiammabili e possono originare miscele esplosive. Se inalati provocano irritazione alle vie aeree e agli occhi. Inoltre irritano la pelle quando vi entrano in contatto. L'esposizione e il contatto prolungato con prodotti che contengono queste sostanze sono inoltre responsabili di sensibilizzazione e provocano l'asma. Recenti studi ha permesso di osservare come la maggior parte di questi composti siano citotossici, contenendo agenti che si comportano da citotossine, e possano risultare cancerogeni.

Isocianati: il metodo di campionamento

Il metodo OSHA nr. 42 per il campionamento di isocianati negli ambienti di lavoro prevede l’uso di una cassetta in PVC trasparente, precaricata con filtro in fibra di vetro impregnato con 0,5 mg di 1-(2-pyridyl)piperazine). Si consiglia di campionare 15 litri d’aria ad un flusso di 1 l/min. Il supporto di campionamento indicato sono le fiale adsorbenti brevettate di Recom Industriale, precaricate e con estremità già aperte, dedicate al campionamento di isocianati. In questo caso il campionatore raccomandato da Recom Industriale è il Gilian 5000, con flusso di campionamento da 800 cc/min a 5 l/min, conforme alla normativa europea EN 1232/1999. Il dispositivo ha certificazione ATEX per campionamenti in atmosfere potenzialmente esplosive. Le dimensioni contenute, il peso estremamente ridotto, di 580 grammi, la durata della batteria fino a 8 ore e il basso tempo di ricarica inferiore a 4 ore,fanno del campionatore personale Gilian 5000 un'apparecchiatura dalla grande portabilità.

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