I reati di omicidio nautico e di lesioni personali nautiche sono entrati a far parte del codice penale. Una nuova legge prevede pene severe per chi, mentre è alla guida di una imbarcazione da diporto, provoca la morte o il ferimento di altre persone. Oltre alla violazione delle norme della navigazione,  lo stato di ebbrezza costituisce un'aggravante. È compito degli ufficiali della capitaneria di porto e degli agenti della guardia costiera verificare il tasso alcolemico attraverso appositi strumenti come l'etilometro nautico.

Omicidio nautico: cos'è

Per omicidio nautico si intende l'uccisione di una persona da parte del conducente di una imbarcazione in seguito al mancato rispetto delle regole previste dalla navigazione marittima. Rientra tra i casi di omicidio colposo, quindi non volontario, ma dovuto all'imprudenza, all'imperizia o alla negligenza. In sostanza è l'equivalente dell'omicidio stradale, con la differenza che avviene in mare.
Il reato di omicidio nautico e di lesioni personali nautiche gravi o gravissime è stato introdotto dalle  legge 138/2023 del 26 settembre 2023, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n° 237 del 10 ottobre 2023. In particolare la norma modifica gli articoli 589-bis, 589-ter, 590-bis e 590-ter del codice penale, ora rubricati rispettivamente "Omicidio stradale o nautico", "Fuga del conducente in caso di omicidio stradale e nautico", "Lesioni personali stradali o nautiche gravi o gravissime" e "Fuga del conducente in caso di lesioni personali stradali e nautiche".

Omicidio nautico: cosa prevede la legge

La legge sull'omicidio nautico punisce i colpevoli di questo delitto con il carcere da 2 a 7 anni.
Se il conducente della barca da diporto non ha causato la morte, ma ha comunque provocato lesioni gravi la pena prevede la reclusione da 1 mese a 1 anno.
Nel caso di lesioni gravissime il periodo di detenzione va da 1 a 3 anni.
Se le persone uccise o ferite sono più di una, è prevista una maggiorazione della condanna, che può triplicare, fino ad un massimo di 18 anni.
L'ebbrezza alcolica costituisce una aggravante della legge. Chi commette un omicidio nautico e viene trovato con un tasso alcolemico compreso tra 0,8 g/l e 1,5 g/l rischia il carcere per un periodo da 5 a 10 anni. Con un tasso alcolemico superiore a 1,5 g/l la reclusione va da 8 a 12 anni.
Anche in caso di alterazione da sostanze stupefacenti la detenzione va da 8 a 12 anni.
Le pene inoltre possono aumentare nel caso in cui il conducente fugga dopo l'incidente, non sia in possesso della patente nautica, se prevista, o gli sia stata revocata o sospesa.

La prova dell'etilometro in caso di omicidio nautico

In caso di omicidio nautico è compito della capitaneria di porto o della guardia costiera accertare il tasso alcolemico del conducente dell'imbarcazione usando un apposito etilometro probatorio come stabilito dalla legge. Recom Industriale mette a disposizione l'alcoltest portatile SAF’IR Evolution, specifico per la nautica e dotato di omologazione Decreto Ministeriale 22 maggio 1990, n°196. Grazie alle dimensioni contenute (85 mm x 255 mm x 46 mm) e al peso ridotto (appena 600 gr) il dispositivo può essere trasportato facilmente in barca e usato durante i rilievi per accertare le dinamiche dell'incidente e dell'omicidio nautico. L'etilometro probatorio utilizza la tecnologia ad infrarossi: consente un rilevamento rapido e preciso del tasso alcolemico. L'interfaccia è intuitiva e il tempo per eseguire l'analisi è di pochi secondi. SAF’IR Evolution ha una memoria interna in grado memorizzare fino a 3200 misurazioni con l’orario di somministrazione del test. È dotato inoltre di una piccola stampante che permette di stampare immediatamente i risultati dell'esame con tutte le informazioni collegate.
Recom Industriale ha fornito SAF’IR Evolution alla capitaneria di porto di Genova e molte altre capitanerie sono in contatto per richiedere l'etilometro nautico. Il servizio di assistenza è in grado di eseguire gli interventi di manutenzione e riparazione sul dispositivo. Inoltre è possibile richiedere un pacchetto completo per la revisione periodica dello strumento presso il Ministero.

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