Gli ossidi di azoto sono nocivi per l'ambiente e hanno importanti effetti tossici sulla salute dell'uomo. La presenza di queste sostanze negli ambienti di lavoro va attentamente monitorata. Anche una singola esposizione acuta al biossido di azoto può avere conseguenze pericolose, trattandosi di un gas irritante e soffocante.

Ossidi di azoto: cosa sono

Gli ossidi di azoto sono dei sottoprodotti di una combustione che si sviluppa ad alte temperature impiegando aria. Questi gas si formano nelle camere di combustione dei motori degli autoveicoli e delle navi, nelle centrali termoelettriche e negli impianti di combustione industriali. La quantità e la tipologia di miscela che si sviluppa sono legate alle caratteristiche chimico fisiche della sostanza che viene bruciata e alle condizioni in cui avviene la combustione.

NOx è la sigla che classifica in generale tutti gli ossidi di azoto:

  • il monossido di azoto (NO)
  • il biossido di azoto (NO2)
  • il protossido di azoto (N2O)
  • l'anidride nitrosa (N2O3)
  • l'anidride nitrica (N2O5).

Queste sostanze sono inquinanti dell'atmosfera e causano conseguenze negative sull'ambiente. Ma mentre il monossido di azoto ha una tossicità limitata, il biossido di azoto ha una elevata tossicità: compromette la sicurezza degli ambienti di lavoro e la salute dei lavoratori.

Ossidi di Azoto

Biossido di azoto: effetti sulla salute

La tossicità del biossido di azoto ha effetti sulla salute dei lavoratori. Provoca irritazione all'apparato respiratorio, mal di gola e tosse. A lungo termine, compromette le funzioni polmonari, procurando bronchiti croniche, asma ed enfisema polmonare. Può causare anche danni all'apparato cardio-vascolare. Già con 15 ppm di NO2, si avvertono irritazioni alle mucose, al naso e agli occhi. Con concentrazioni maggiori, superata la soglia di 10 ppm, il biossido di azoto porta ad avere problemi nella respirazione polmonare ed edemi polmonari. Comporta inoltre un aumento del rischio di tumore.

Biossido di Azoto

Ossido di azoto: modalità di campionamento

Per il campionamento degli ossidi di azoto negli ambienti di lavoro viene adottato il metodo NIOSH 6014. Il supporto indicato è composto da 3 fiale da collegarsi in serie. La fiala (A) contiene 400 mg di supporto inerte rivestito di trietanolamina, la fiala (B) contiene 800 gr di ossidante e la fiala (C) è uguale alla fiala (A). Il flusso di campionamento consigliato dalla metodica va da 0,025 a 0,2 l/min. La Direttiva UE 2017/164 ha stabilito il valore limite di esposizione professionale (VLEP) per il monossido di azoto in 2,5 mg/m3, 2 ppm e per il biossido di azoto in 0,96 mg/m3, 0,5 ppm, calcolato in riferimento ad un periodo di 8 ore. Per l'esposizione a breve termine (15 minuti) il valore limite per NO2 è di 1,91 mg/m3, 1 ppm.

Il campionatore di biossido di azoto e ossidi di azoto

Il campionatore personale Gilian LFS-113 viene usato come rilevatore di biossido di azoto e in generale degli ossidi di azoto (NOx). È appositamente progettato per le applicazioni che richiedono un bassissimo flusso di campionamento. Tramite un selettore a vite presente nel retro dello strumento è possibile selezionare il tipo di campionamento: con flusso costante (1-200 ml/min) o con pressione costante (1-350 ml/min). Il rilevatore di biossido di azoto è inoltre dotato di un filtro da 10 um in nylon a protezione dell'ingresso che può essere cambiato facilmente. La batteria al NiMH, senza effetto memoria, ha un'autonomia minima di 8 ore che consente di coprire il turno di lavoro senza essere sostituita. Il campionatore è certificato ATEX per l'impiego in atmosfere potenzialmente esplosive. Scopri il rilevatore di biossido di azoto Gilian LFS-113.

rilevatore biossido di azoto