La trietilentetramina, chiamata anche TETA, è un componente impiegato in molte lavorazioni industriali e negli stabilimenti petrolchimici. Si tratta di una sostanza tossica e pericolosa per i lavoratori. La sua presenza nell'ambiente di lavoro va attentamente monitorata per evitare intossicazioni e contaminazioni. Scopriamo quali sono i rischi per la salute e quali sono gli strumenti adatti per il campionamento della trietilentetramina.

La trietilentetramina: cos'è e dove si usa

La trietilentetramina è un composto organico formato da quatto etilenammine. La sua formula chimica è C6H18N4. Si presenta come un liquido giallognolo e viscoso con un caratteristico odore, simile all'ammoniaca. In origine è incolore, ma a contatto con l'aria si ossida e ingiallisce. Questa sostanza trova applicazione in molti settori produttivi. TETA viene impiegata come additivo per carburanti e oli lubrificanti. L'aggiunta di trietilentetramina impedisce l'accumulo di depositi nelle parti del motore. Viene utilizzata nella produzione di asfalti, reagendo con gli altri componenti della miscela migliora le qualità complessive del prodotto destinato ad essere applicato sulle strade. È adoperata come indurente nei processi di polimerizzazione delle resine epossidiche. È usata nell'industria tessile perché migliora l'assorbimento e il fissaggio dei colori. Inoltre la trietilentetramina è presente anche nei detergenti e nei conservanti.

La trietilentetramina: tossicità

La trietilentetramina è considerata una sostanza pericolosa dall'OSHA Hazard Communication Standard. È corrosiva a contatto con pelle e può provocare reazioni allergiche, ustioni e gravi lesioni agli occhi. TETA inoltre è combustibile. In caso di incendio sviluppa fumi tossici, inclusi gli ossidi di azoto. Questi gas, se vengono respirati, provocano mal di gola, tosse e difficoltà respiratorie. I vapori sono dolorosi e irritanti per il naso, la bocca, il sistema respiratorio e gli occhi. Causano prurito e gonfiore alla faccia. Se viene rilasciata in acqua, la trietilentetramina è dannosa per gli organismi marini con effetti di lungo periodo.

La trietilentetramina: il metodo di campionamento

Il metodo OSHA numero 60 fornisce indicazioni sulla procedura da seguire per l'analisi e il campionamento della trietilentetramina. Il supporto indicato è una fiala adsorbente contenente resina XAD-2 con 10% in peso di 1-naftilisotiocianato (NITC). Per facilitare il campionamento Recom Industriale mette a disposizione fiale con le estremità già aperte, realizzate nel pieno rispetto del D.Lgs. 81/08 in materia di sicurezza dei luoghi di lavoro. Per eseguire la rilevazione corretta della sostanza viene raccomandato di campionare 10 litri d’aria ad un flusso di 0,1 l/min. L'AIHA (American Industrial Hygiene Association) ha stabilito il limite dell'esposizione professionale alla trietilentetramina in 1 ppm durante un turno di lavoro di 8 ore.

Il campionatore personale Gilian LFS-113

In alternativa alle fiale adsorbenti il rilevamento della trietilentetramina può essere eseguito con il campionatore personale Gilian LFS-113 di Sensidyne, impostato con flusso di campionamento da 1 a 350 cc/min. Il dispositivo funziona con due modalità operative: con flusso costante o con pressione costante. È il campionatore d'aria personale tascabile più potente e affidabile disponibile oggi sul mercato. Nessun'altra pompa tascabile eguaglia l'ampia gamma di portata e l'elevata capacità di contropressione di questo apparecchio. La modalità di controllo del flusso mantiene costante il flusso entro un intervallo +/-5% dal parametro impostato. Mentre la modalità multi-flusso (controllo della pressione costante) consente di prelevare più campioni contemporaneamente. Il campionatore personale è dotato di filtro in nylon a protezione dell'ingresso, facilmente sostituibile, e di batteria al NiMH, senza effetto memoria. Gilian LFS-113 è certificato ATEX per l'uso in atmosfere potenzialmente esplosive.

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