Lo iodio in piccole quantità è essenziale per il benessere dell'organismo umano. Grazie a questa sostanza la tiroide è in grado di sviluppare gli ormoni che regolano diverse funzioni come il metabolismo, il sistema nervoso e la temperatura. In quantità maggiori però questo elemento diventa tossico. In particolare i vapori che si sviluppano durante i cicli di produzione industriale possono compromettere la salute e la sicurezza dei lavoratori. Vanno perciò monitorati con appositi strumenti di campionamento per prevenire l'intossicazione da iodio.

Lo iodio: cos'è

Lo iodio è un elemento chimico, appartenente alla famiglia degli alogeni. La sua molecola è biatomica (I2) sia allo stato solido che allo stato liquido e gassoso. Nonostante sia molto diffuso nelle acque e nelle rocce, venne scoperto solo all'inizio del 1800. È naturalmente presente negli oceani e viene assorbito dalle alghe, dalle piante marine e dai pesci nei loro tessuti. Nelle acque salmastre e nei depositi salini si presenta sotto forma di iodati con un atomo centrale di iodio legato a tre atomi di ossigeno. Mentre si trova in alcuni minerali rari sotto forma di ioduri. Lo iodio è un non metallo, chimicamente reattivo. Si comporta da ossidante, tendendo allo stato di ossidazione -1. Se riscaldato sublima facilmente, passando direttamente dallo stato solido a quello gassoso e formando un caratteristico vapore violetto che dà il nome all'elemento. Il termine iodio deriva dal greco antico e significa viola.

intossicazione da iodio

L'intossicazione da iodio

L'intossicazione da iodo può avvenire in diversi modi, principalmente per assorbimento attraverso la pelle o per inalazione dei suoi vapori. Mentre l'avvelenamento per via orale è piuttosto raro perché la quantità ingerita dovrebbe essere molto alta. Questo elemento inoltre sprigiona fumi tossici e reagisce violentemente con altre sostanze, come ammoniaca, acetilene, acetaldeide e polveri di metalli, causando il rischio di esplosioni e incendi.

A contatto con la pelle provoca bruciore, arrossamento, lesioni e corrosione cutanea. I vapori sono molto irritanti per gli occhi, per le mucose e per il tratto respiratorio. La massima concentrazione ammissibile di questa sostanza nell'aria è di 1 mg/m³ (TLV-TWA). Oltre tale soglia si rischia l'intossicazione da iodio con gravi conseguenze. Una quantità dannosa si raggiunge abbastanza velocemente nell'aria per evaporazione dell'elemento a 20° C.

L'inalazione determina un sapore acre e caldo in bocca, mal di gola, lacrimazione e tosse. L'esposizione prolungata può causare reazioni di tipo asmatico (RADS), bronchite e anche edema polmonare. Il rischio di incorrere in un avvelenamento da iodo si presenta nelle lavorazioni industriali collegate alla produzione di acido acetico, di lampade alogene, di vetri per automobili e di alcuni polimeri che impiegano questo elemento e i suoi sali.

campionamento iodio

Il campionamento dei vapori di iodio

Il metodo OSHA numero 212 fornisce le indicazioni utili per il campionamento dei vapori di iodio. Prevede l’utilizzo di una fiala adsorbente contenente carbone attivo impregnato (IABC). In particolare Recom Industriale mette a disposizione fiale campionatrici che rendono più semplici le operazioni sul campo. Grazie ad un esclusivo brevetto sono realizzate con le estremità già aperte. Il flusso di campionamento indicato dal metodo OSHA è di 0,5 l/min, per un tempo di 5 minuti. Il campionatore personale consigliato per rilevare le concentrazioni e prevenire l'intossicazione da iodio è Gilian GilAir Plus con un range operativo da 20 cc/min a 5 l/min. Grazie alla tecnologia QuadMode® permette di campionare sia in alto flusso (450-5.000 cc/min) che in basso flusso (20-450 cc/min) a flusso costante o a pressione costante, senza ulteriori accessori esterni. L'apparecchio si caratterizza inoltre per le dimensioni compatte e il peso ridotto. Scopri il campionatore per vapori di iodio Gilian GilAir Plus.